Come mongolfiere nel vento

da | Lug 27, 2015 | Blog LAAV | 0 commenti

                                                                       Mongolfiere

Integrazione e unità sono i capisaldi della trasformazione, della crescita interiore a cui tutti siamo chiamati.

Questo cosa significa? In ogni essere umano la dualità è lampante, fa parte del nostro essere. Siamo qui nella materia proprio per riunire le parti disgregate e separate. Occorre quindi riconciliarsi con i sé rinnegati, emarginati, giudicati e condannati, e la materia è la palestra perfetta per farci vivere questo processo.

Cosa vediamo del mondo esterno se non la materializzazione di ciò che sta covando dentro, e a cui dedichiamo tempo ed energie? Siamo per l’appunto in una realtà duale, conflittuale e contraddittoria, dove la pace sembra un miraggio irraggiungibile. Il punto è che ognuno di noi sta muovendosi proprio in questa banda di frequenze opposte  che ci attirano da una parte all’altra, e ognuna reclama “udienza” vuole attenzioni e dedizione.

Insomma vuole vincere!

 

Alla luce del sole mettiamo in mostra e muoviamo proprio la parte che ci piace , o meglio quella che approviamo e che crediamo gli altri accettino e apprezzino di più. Questa maschera ci dà piacere e riconoscimento e la interpretiamo convinti che sia la parte migliore di noi, quella che riteniamo abbia maggiori chance  di vittoria e di piacere.

Da bambini si impara ad adattarci, accomodando il nostro essere a quello che la realtà esterna ci indica come il migliore per ottenere il nostro posto al sole!  Tutti abbiamo bisogno di riconoscimento, di avere uno spazio, e alcune volte per ottenerli ci si immedesima in una parte, che può essere anche molto lontana da chi siamo realmente.  Essa può riflettere un ruolo che può essere anche molto doloroso, come quello della vittima, del diseredato, del perdente, del colpevole, del fallito, del rinnegato.

Proprio l’attaccamento ad un ruolo può diventare un killer che ricatta chiedendo continui pegni, e riscatti. E’ come se a teatro, interpretassimo sempre la stessa parte, non permettendoci di sceglierne un’altra! Anche credere che il proprio punto di vista sia l’unico, il più vero e assoluto, non tollerando che gli altri ne abbiano uno diverso,  può portare a scontrarci con le opinioni altrui in modo insistente, inconcludente e doloroso.

Provare un’emozione di rabbia, frustrazione, rammarico o dolore è normale e umano, lega invece ad una catena se diventa il nostro normale modo di essere, se ci riconosciamo e identifichiamo solo in questi stati dell’essere. Lasciare andare ogni attaccamento può essere una buona strada per convogliare le energie dove servono davvero, senza disperderne dove non serve, perchè è inutile..

Non è proficuo insistere e accanirsi con rabbia o ira riempiendo con questi stati d’animo ad esempio le nostre decisioni, i nostri progetti, perchè queste sono forze che in realtà indeboliscono la missione dell’Anima. L’energia quando diventa estrema riporta sempre al suo opposto, ha un effetto elestico. Non si può vivere in uno stato di continua tensione, ecco perchè qualche volta mollare la presa è davvero necessario e salutare!

L’Universo ha il suo piano perfetto per ciascuno e per ogni cosa. Seguire con fiducia il suo libero flusso ci porterà dove è necessario andare, per integrare quello che occorre  e ritrovare sempre più unità e pace interiori.

Lasciare andare le zavorre rende più leggeri, per essere come mongolfiere libere nel vento!

Gabriella LAAV Tuninetti

Fondatrice di SentieroLAAV.it, ricercatrice spirituale, scrittrice, chiarudiente e terapeuta delle memorie dell’anima.
Ha ideato il metodo LAAV® per aiutare a ritrovare se stessi e la propria Anima.
Si occupa di Lettura dell’Anima, guarigioni nei Registri Akashici, meditazione guidata e percorsi interiori; conduce sessioni individuali, seminari esperienziali e conferenze per diffondere LAAV® e i messaggi di Amore delle sue Guide.

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