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Il senso di indegnità – parte seconda

da Ego e Sofferenza

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Il senso di indegnità è un demone molto feroce che attraversa le barriere e le frontiere del nostro amor proprio, che non si cura di cosa piega, altera e atterra, perchè quando passa le cose cambiano e arrecano sofferenza. Questo è per dire che moltissime delle ferite che vedo a livello degli strati più profondi dell’aura sono il risultato di questo scontro, di un combattimento feroce che ci porta a lasciare brandelli di pelle nelle sue fauci.
L’incontro con questo barracuda ci porta a rivedere ogni volta noi stessi, lo temiamo perchè ci fa cadere nella vergogna, nella paura, nel senso di non valore.
Il barracuda ci strappa di dosso le vesti per spogliarci e metterci a nudo e come in uno specchio deformante rischiamo invece di vedere al posto di Biancaneve il volto di Grimilde la strega cattiva!
Ma come state ormai comprendendo anche le cose che sembrano in apparenza brutali e cattive non fanno altro che riportarci proprio alla deformazione che noi abbiamo dato alla realtà, ossia: a forza di vedere questo pesciolone che ci incute timore, alla fine lo riconosciamo persino simpatico e scopriamo perchè si agita nelle nostre acque.
Come può farci vedere la grande Maestra, la vita, il nostro continuare a camminare su un sentiero non in Amore e quindi fuori dalle leggi divine? Ci fa attraversare la via da un barracuda con i denti aguzzi che ci morde permettendoci di svegliarci dal sogno. Ci fa scoprire che l’esserci considerati immeritevoli, sbagliati, brutti e cattivi ha fatto nascere in noi il senso di indegnità, di mancanza di valore e di autostima!
Le parti dei nostri bambini interiori che hanno creduto di non essere amati e amabili hanno iniziato a modificare la percezione di se stessi. Quello che ci è accaduto nella vita è finito per diventare lo specchio deformato in cui abbiamo misurato il nostro valore.
Ma questo tempo di risveglio è per dirci che noi siamo qui per rivedere il passato falsato e stonato, irretito dai sensi di colpa e di espiazione, rivederlo per risanarlo, correggerlo e non per ripeterlo a oltranza.
Questo è il giorno per abbracciare il nostro bambino interiore e rassicurarlo che il brutto orco cattivo non verrà più a spaventarlo… stiamo imparando a creare una nuova realtà e questo è il dono più grande che possiamo fare alle nostre parti nel dolore: riportarle alla vita, alla luce, nell’Amore.

Gabriella LAAV Tuninetti

Gabriella LAAV Tuninetti

Fondatrice di SentieroLAAV.it, ricercatrice spirituale, scrittrice, chiarudiente e terapeuta delle memorie dell’anima. Ha ideato il metodo LAAV® per aiutare a ritrovare se stessi e la propria Anima. Si occupa di lettura dell’anima, Registri Akashici, meditazione guidata e percorsi interiori; conduce sessioni individuali, seminari esperienziali e conferenze per diffondere LAAV® e i messaggi di Amore delle sue Guide.

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